Ricordando Peter Lindbergh

Se l'idea di bellezza autentica potesse farsi immagine, sarebbe sicuramente un'immagine di Peter Lindbergh
Peter Lindbergh
PETER LINDBERGH

La fotografia ha sempre avuto un rapporto complicato con la verità, ma se l'idea di bellezza autentica potesse farsi immagine, sarebbe sicuramente un'immagine di Peter Lindbergh.

Il fotografo tedesco, scomparso il 3 settembre a 74 anni, è stato l'artefice di moltissimi, indimenticabili editoriali di Vogue Italia e il pioniere indiscusso di un nuovo modo di fotografare la moda: senza ritocchi o artifici, con uno styling ridotto al minimo, immagini in cui gli abiti diventano props e le vere protagoniste sono le storie e la personalità delle modelle. 

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Oggi diamo quasi per scontato l'elogio dell'imperfezione nella moda, ma agli inizi della carriera Lindbergh ha dovuto lottare non poco per portare avanti la sua visione ai tempi rivoluzionaria. Sembra impossibile eppure le sue immagini oggi iconiche, con la grana inconfondibile del bianco e nero, poco trucco e qualche camicia bianca, all'inizio hanno incontrato non poche resistenze: è ormai notorio che il suo primo servizio per Vogue America venne cestinato perché troppo lontano dall'immagine patinata del giornale.

Ma il vento stava cambiando e Lindbergh l'aveva decisamente intuito. Pochi anni dopo il gran rifiuto, il fotografo tedesco firma infatti la prima cover, oggi leggendaria, di Anna Wintour alla direzione del Vogue americano: una modella sorridente, semplice, con indosso un paio di jeans. E a seguire, scatta la cover di Vogue UK considerata l'atto di nascita delle supermodel: Linda, Christy, Tatijana, Naomi e Cindy, allora emergenti, in un'immagine ormai considerata l'epitome dell'eleganza. 

La storia di Lindbergh, tra i primi a portare la fotografia di moda nei musei e a elevarla allo status di vera e propria arte, è anche una storia Europea di immigrazione: nato nel 1944, a soli due mesi scappa con la famiglia dalla Polonia occupata per trasferirsi in Germania. Esattamente come tutti quei rifugiati in fuga dalla guerra di cui leggiamo ogni giorno, ancora oggi, sui giornali. Ed è bello e importante che l'ultimo progetto scattato per la famiglia di Vogue Italia sia stato un contributo al numero de L'Uomo Vogue dedicato alla speranza di un'Europa unita, una storia in cui il potere della bellezza autentica, dell'essere se stessi senza compromessi, trascende la moda e diventa qualcosa di più grande.